| IAKSA ITALIA La premessa fondamentale verte sulla considerazione che le arti marziali, negli ultimi anni, hanno avuto un successo senza precedenti. Questo successo è stato determinato principalmente da diversi films sulle arti marziali che hanno ottenuto sul grande schermo una considerevole fortuna commerciale, fortuna dilatatasi poi sul piccolo schermo, con l'avvento di serie e mini-serie (fino ai cartoni animati) dedicate ad eroi "combattenti". I protagonisti, che facevano ampio sfoggio della loro abilità nella pratica delle arti orientali, sono diventati beniamini del pubblico televisivo (vedi Van Damme, Chuck Norris, Don Wilson, Steven Seagal, Lorenzo Lamas, Silvester Stallone, Wesley Snipes ed altri ancora). IMPORTANTE: questa riscoperta delle arti marziali ha portato ad un aumento considerevole dei praticanti di discipline orientali nelle palestre; si calcola che oltre un milione di Italiani praticano oggi le arti marziali. Questo successo è anche dovuto alla capacità delle arti marziali di abbinare la preparazione fisica con l'apprendimento di una efficace difesa personale. In una società sempre più violenta, infatti, sapersi difendere è sempre più necessario. Il singolo, insomma, ha deciso di passare dalla semplice condizione di spettatore (osservare) a quella di protagonista (agire). Target Comunicazione Importantissima è l'attenzione posta nella comunicazione che trova la sua espressione nella rivista "Contact International-Living Informa": 35.000 copie per ogni numero, spedito a palestre ed istruttori.La strategia di comunicazione viene inoltre perseguita tramite azioni di mailing mirato e contatti diretti con gli iscritti in occasione di Convegni ad essi riservati. Ed è proprio nell'organizzazione di convegni multimrdiali che la IAKSA-Italia si sta muovendo al fine di creare dei momenti di incontro e crescita per poter finalmente costituire quello spirito di collaborazione che è determinante per lo sviluppo e la crescita di questo meraviglioso mondo sportivo. I Numeri della IAKSA-ITALIA In Italia, le attività riconducibili al concetto di Arti Marziali, hanno registrato un trend di crescita significativo. Una indagine ha evidenziato che oltre un milione di persone praticano le Arti Marziali e gli sports da combattimento. I vari film e telefilm hanno lanciato la moda sportiva delle arti marziali, sports da combattimento e difesa personale, i vari Bruce Lee, Chuk Norris, Silvester Stallone, Don Wilson sono stati determinanti per la diffusione di questo fenomeno, non esiste un film d'azione che non abbia scene di combattimento con le varie arti marziali. Le strutture finalizzate all'attività delle arti marziali, cioè le palestre attualmente operanti in Italia sono circa 9000. In termini di dislocazione territoriale, il 45% sono ubicate al nord, il 35% al centro e il 20% nel sud e nelle isole. Gli addetti del settore, titolari e dipendenti sono circa 30 mila. Il fatturato complessivo puÚ essere stimato attualmente sopra i mille miliardi. Per quanto riguarda gli utenti, gli uomini costituiscono la maggioranza con il 55%, rispetto alle donne con il 45%. L'età media del cliente della palestra è di 30 anni. Svolgono attività di arti marziali presso palestre praticamente tutti, studenti, professionisti, lavoratori, casalinghe. Il costo medio per un anno di frequenza è di 600 mila lire.
KICK BOXING: LA STORIA Calci e pugni. Non potrebbe essere più semplice e significativo il nome di quella disciplina - la kick boxing - considerata la più "occidentale" nel vasto panorama degli sport da combattimento. Nata attorno alla prima metà degli anni Settanta negli Stati Uniti sull'onda dei tanti film di kung fu provenienti dal lontano Oriente, la kick boxing riesce a fare immediatamente breccia tra gli appassionati americani. Colpi spettacolari, match molto duri ma stilisticamente apprezzabili e comprensibili anche per un pubblico inesperto. Nella patria degli sport "telegenici" la kick boxing ottiene un immediato successo e, nelle palestre, si trasforma rapidamente in una vera e propria moda. Negli Usa infatti le arti marziali orientali vantavano un buon numero di praticanti, ma non erano particolarmente amate dal pubblico, che ha sempre reputato gli incontri troppo monotoni e i colpi controllati poco "veritieri". E così i primi match a contatto pieno di kick boxing riscuotono un vero successo, sfruttato in particolare dal promoter Mike Anderson, il primo a capire l'importanza di codificare questa nuova disciplina e studiare un regolamento preciso. Per la storia dello sport, il primo torneo ufficiale di arti marziali a contatto pieno si disputa a Los Angeles nel settembre del 1974 e viene denominato "karate Contact". Ben presto nasce anche la prima sigla, la PKA, Professional Karate Association. In Italia, il karate contact, nasce nel 1975 con l'AIKAM del dott. Bellettini, (vedere le riviste del tempo), sempre l'AIKAM, portava per primo in Italia, per una serie di stage, nel 1977 Bill Wallace. Il più grande campione di tutti i tempi, dopo qualche tempo il fenomeno sportivo si spasccava in due federazioni mondiali, da una parte la IAKSA (dove siamo noi) e dall'altra parte la WAKO. | |