| L'ALLENAMENTO PER LA KICK BOXING Sull'onda del successo di numerosi film, le arti marziali da combattimento stanno davvero vivendo una fase particolarmente felice. In particolar modo alcune discipline più di altre sono particolarmente attraenti per un pubblico giovane, ed anche meno giovane, che si avvicina a queste specialità oppure vi "emigra" provenendo da altre similari. La kick Boxing non è tecnicamente molto diversa da altre discipline che prevedano dei combattimenti con il contatto pieno, sicuramente è però in questo momento la più celebrata e consacrata nei films d'azione, che alle volte propongono dei combattimenti propri di questa disciplina. Ad onor del vero molte volte la spettacolarità copre abbondantemente il contenuto tecnico di quanto viene presentato, ma ovviamente ciò che conta è l'impulso dato al grande pubblico, e che fa vedere come l'arte marziale in generale sia una possibile alternativa ad altri sports meno coinvolgenti. Il contatto pieno è una decisa risposta alle discipline marziali che fanno del controllo un elemento fondamentale dell'arte stessa, e che nel conteso agonistico si risolve spesso in poca chiarezza o contestazioni. Ciò succede in virtù dell'estrema velocità con la quale gli atleti sono in grado di portare le tecniche, unita alla difficoltà intrinseca di cogliere la differenza tra una tecnica "corta", una controllata e una troppo spinta. Il contato pieno, unito ad un gran numero di tecniche permesse, spesso altamente traumatiche, fa parte dello spirito della Kick Boxing, disciplina marziale ove la tecnica unita all'estrema condizione fisica sono elementi indissolubili per il successo di un atleta. E' proprio la condizione fisica ad essere l'oggetto di questa nostra rubrica, che in futuro tratterà anche l'allenamento dedicato alle arti marziali che prevedano il controllo della tecnica, prima tra tutti il Karate. Allenare un kick boxer comporta una serie di difficoltà, dovute al particolare conteso della competizione. In effetti il dispendio energetico richiesto per un round è notevolissimo, e vi è la continua necessità di valutare quanto sia conveniente cercare una soluzione di forza o meno. Si tratta di creare nell'atleta una precisa coscienza che gli permetta istante per istante di valutare le prorpie possibilità in confronto a quelle dell'avversario, portando un maggiore o minore numero di tecniche a seconda della situazione. A differenza del pugilato vi è un enorme dispendio energetico dovuto alle tecniche di calcio, vi è il costante rischio di ricevere tecniche pericolose a distanza non ravvicinata. Ciò fa si che il raggio d'azione, e le relative entrate ed uscite, di un kick boxer sia molto più grande rispetto ad un pugile, e ciò e tradotto in dispendio energetico che significa muoversi molto di più per tratti più lunghi oltre, ovviamente, ad usare sia gli arti superiori che inferiori nel portare le tecniche. La Kick Boxing è ovviamente uno sport ove la tecnica e la tattica giocano un ruolo determinante, ma va sottolineato che soltanto una perfetta condizione atletica permette a queste doti di essere esplicate. Dal quadro metabolico della Kick Boxing emerge chiaramente come in un contesto prevalentemente lattacido debbano essere sferrate delle tecniche impulsive, con grande componente di forza esplosivo-balistica. A livello minore la Kick Boxing prevede dei combattimenti su di un numero limitato di rounds, il che incrementa ulteriormente la necessità di mantenere elevato il ritmo. Così tracciata la mappa delle componenti atletiche della Kick Boxing suddividiamo le qualità atletiche dell'atleta impegnato in tale disciplina: - qualità aerobiche di base - forza esplosiva ed elasticità muscolare - tolleranza lattacida Nella Kick Boxing le qualità aerobiche di base sono molto importanti, in quanto sono strettamente correlate sia alla capacità di recupero che al limite della soglia anaerobica. Oltre all'aspetto del combattimento, le doti aerobiche di base sono quelle che permettono all'atleta di svolgere allenamenti tecnici in maniera estremamente proficua e con minori tempi di recupero. La forza esplosiva e l'elasticità muscolare sono ovviamente importanti, anche se il loro aspetto non è così peculiare come nel karate. Nella Kick Boxing più che il colpo singolo l'estrema efficacia deve essere contenuta nelle sequenza di colpi portati, meglio se in combinazione braccia gambe. Nel contesto del combattimento questo diventa preevalentemente un fatto di tolleranza lattacida: se il fattore limitante è l'acido lattico ovviamente una tecnica esplosivo balistica portata in queste condizioni sarà fortemente penalizzata. Diversi sarano quindi i momenti e le tecniche allenanti adottate, ed in particolar modo l'affinamento della tolleranza lattacida potrà essere mirato in funzione del tipo di combattimento che si dovrà affrontare. La forza esplosiva e le doti aerobiche di base saranno invece una costante dell'allenamento, anche se, ovviamente, sarà una corretta programmazione ed un'ottimale ripartizione della quantità ed intensità del lavoro a dare il risultato finale. Per quanto riguarda la preparazione aerobica la cosa più importante è affrontarla molto tempo prima che si avvicini il periodo intenso d'allenamento, per quanto concerne le qualità relative alla forza esplosiva, la scelta di tempi e l'impiego di tecniche di scaricamento attivo dovranno essere tali da non influire negativamente sulle doti tecniche. Abbiamo così presentato un quadro complessivo delle necessità atletiche della Kick Boxing. | |