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DAVIDE CARLI

Davide

 

DAVIDE CARLI

Il riminese Davide Carli, nato a Rimini il 10 dicembre 1971, è stato un thaiboxer di livello internazionale. Dopo aver conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali di kung fu nel 1992 a Taipei si è distinto vincendo nel 1993 il prestigioso torneo mondiale di shoot boxe denominato Golden Dragon e sempre nello stesso anno, ha conquistato il titolo europeo pesi medi di thai boxe WKA. Successivamente è stato campione mondiale pesi medi di thai boxe WPKA nel 1997, dei pesi supermedi di kick boxing WKA nel 1998 e di free fight IFO nel 1999.

 

Biografia

Davide Carli a soli 13 anni inizia la sua carriera praticando il kung fu e il pugilato in cui si è subito contraddistinto per l'incredibile potenza, unita ad una tecnica sempre più affinata nel corso degli anni.

Iniziò a combattere a 16 anni nel kung fu per poi passare alle discipline amate, la thai boxe e la kick boxing.

In quest’ultime discipline, il maestro e il manager che hanno seguito il romagnolo per la maggior parte della carriera, sono stati rispettivamente Romano Celli e Marco Franza.

A 21 anni iniziò a combattere nel professionismo anche se durante il giorno continuava a lavorare come fabbro nella ditta del papà Germano Carli. Nel 1995 abbandonò quasi completamente il lavoro per dedicarsi a tempo pieno allo sport, cosa che fece sino al 1998. Non a caso questi anni furono quelli in cui ottenne molti dei suoi successi. Dopo di che, nella testa di Davide era sempre più impresso il pensiero che non esistesse ancora un organizzazione che potesse gestire l’atleta professionista e quindi riniziò a lavorare, limitando così il tempo disponibile per gli allenamenti nello sport da combattimento. Nel 2001 il riminese appese i guantoni al chiodo e si ritirò completamente dalle competizioni per dedicarsi interamente alla propria palestra Athletic Thai Gym.

Nello stesso anno Davide riprese gli studi e oggi il riminese è Preparatore Atletico, Esperto dell’Applicazione dell’Attività Motoria ai Fini Sportivi, Massoterapista MCB, Maestro Chinesiologo, laureato in Biologia della Nutrizione, Tecnico degli Sport da Combattimento 3 livello SNaQ CONI ed esperto del recupero funzionale. Davide Carli inoltre è anche l’autore di una serie di prestigiose pubblicazioni curate con alcuni dei migliori professionisti al mondo:

-PREPARAZIONE ATLETICA E RIABILITAZIONE, Fondamenti del movimento umano, Scienza e traumatologia dello sport, Principi di trattamento riabilitativo (2013);

-LA SPALLA, PATOLOGIA, TECNICA CHIRURGICA, RIABILITAZIONE (2014);

-HAND END WRIST INJURIES IN COMBAT SPORT: A GUIDE TO DIAGNOSIS AND TREATMENTE (2017);

-Rubrica sportiva “SPORT E SALUTE” sulla rivista NAZIONALE BUDO INTERNATIONAL (2013-14);

-Rivista PERFORMANCE, Centro Studi La Torre, Ravenna, 2014-15-16-17;

-MOTOCICLISMO: COME DIVENTARE PILOTA, Tecnica di guida in pista, Segreti del setup, Preparazione atletica e nutrizione del pilota, Approccio alla gara con il Mental Coaching (2018),

-Studio scientifico "GENETIC VARIANTS AND MIXED SPORT DISCIPLINES: A COMPARISON AMONG SOCCER, COMBAT AND MOTORCYCLE ATHLETES.

 

Carriera sportiva

Dopo una serie di incontri di kung fu e interstile (stili diversi si affrontavano con le regole del sanda), il riminese negli anni 1990 si aggiudicò il primo titolo italiano di kung fu nei pesi superwelter, bissato poi successivamente.

Inizia poi a combattere nella shoot boxe e kick-thai boxe e dopo una serie di incontri nel 1992 partecipa al torneo nazionale di shoot boxe “Golden Dragon” di Rimini. Dopo essersi aggiudicato le fasi eliminatorie e semifinali, purtroppo perde la finale del torneo.

L’1 novembre del 1992 a Modena conquista, ai danni del modenese Goldoni, la cintura di campione nazionale pesi superwelter della Fenasco nella thai boxe, quella che poi diventerà la sua disciplina preferita. Subito dopo dal 17 al 24 novembre del 1992 gli fu data la possibilità di partecipare al campionato mondiale di kung fu nella lontana Taiwan. Davide accetta immediatamente e sovverte ogni pronostico conquistando una meritatissima medaglia di bronzo nella categoria 70 chilogrammi.

Appena rientrato in Italia, il 5-6 dicembre del 1992, Davide partecipa e vince il torneo nazionale di shoot boxe “Golden Dragon” di Lodi (MI), superando con facilità i propri avversari (categoria superwelter).

Davide però si appassiona fin da subito alla thai boxe e cerca di affinare al meglio la tecnica di ginocchia, cercando di combattere il più possibile in questa disciplina, anche se al tempo era difficile strutturare un programma definito di match perché per combattere abbastanza spesso, gli atleti erano costretti ad accettare le offerte del mercato. Quindi il riminese fu costretto a combattere nelle più svariate discipline, ottenendo sempre ottimi risultati.

Ma il nome di questo potente fighter inizia a girare con rispetto e ammirazione nel mondo degli sport da combattimento quando, nel giugno 1993, sconfigge tutti gli avversari e si aggiudica, proprio a Rimini nella sua città nativa, il più famoso dei tornei siglati Golden Dragon. In questo episodio, infatti, il torneo “misto”, è stato organizzato invitando tanti dei più forti campioni nazionali ed internazionali provenienti da ogni disciplina. Non a caso questo torneo, nella sua pur breve durata, ha scritto pagine rimaste nella storia degli sport da combattimento.

Il talento di Davide venne subito notato dai promoter e infatti a brevissimo arrivò la meritatissima prima grande chance. Gli venne offerta l'opportunità di fare il titolo europeo di thai boxe in Austria contro il quotato Bern Pongrate. Il romagnolo è in splendida forma e in appena qualche minuto manda letteralmente al tappeto Pongrate con un potente diretto dx, aggiudicandosi così la corona continentale dei pesi medi della sigla WKA. Ora Carli non è più solo l'astro nascente degli sport importati dal lontano oriente ma è giudicato una vera e propria stella del ring, destinata a non venire oscurata. Con grande umiltà il romagnolo, per affinare al meglio la propria tecnica, inizia ad allenarsi con tantissimi maestri di tutto il mondo. Parte per la Thailandia, per aprirsi ad una nuova avventura, per andare ad imparare i segreti della thai, che oltre ai pugni e ai calci unisce anche le micidiali tecniche di ginocchia e gomito. Il riminese si guadagna subito la stima dei thailandesi, prima in allenamento e poi combattendo nei loro stadi contro atleti locali, sempre nei pesi medi.

Il 16 Aprile 1994 viene proposto a Davide di mettere in palio il proprio titolo europeo di thai boxe, categoria medi, con il più esperto Michele Araldi al Palatrussardi di Milano. Il romagnolo accetta subito, ma poco prima del match, Araldi da forfait per un’indisposizione fisica. A Carli quindi viene proposto all’ultimo momento di combattere con il campionissimo svizzero Azem Makzutaj con una rilevante differenza di peso. Il riminese accetta ma senza titolo in palio e dopo una buona partenza, non riesce più a contrastare la potenza dell’avversario. Infatti il verdetto viene decretato a favore del turco naturalizzato svizzero.

Pochi mesi dopo, nel giugno del 1994, nell'ambito del Festival del Fitness di Rimini, gli venne proposto un match di shoot boxe (oltre a tutte le tecniche della thai boxe prevede anche la lotta a terra per 8”) categoria medi, contro il lottatore francese Bravard. Davide non si tirava mai indietro di fronte ad ogni sfida, anche se sapeva benissimo che combattere a terra con un lottatore sarebbe stato davvero difficile. In ogni caso il risultato è stato sempre lo stesso, il riminese supera tutte le difficoltà e sconfigge il grintoso lottatore.

Il 7 Ottobre 1994 Carli venne nuovamente convocato a Milano, questa volta al Palalido, per combattere contro il quotato Rasmussen categoria medi, ma l’incontro è saltato all’ultimo momento e viene sostituito l’avversario con il croato Milan. Davide si aggiudica agevolmente la vittoria.

Finalmente arriva il momento della sfida per un titolo intercontinentale di kick boxing pesi medi. Anche se la disciplina più congeniale per Davide rimaneva la thai boxe, il riminese accetta ugualmente il match. Siamo nel novembre del 1994, l'età d'oro per gli sport da combattimento in Italia e a Milano, sul ring di un Palatrussardi tutto esaurito, si sfidano per la cintura intercontinentale il campione in carica, il fortissimo modenese Michele Araldi, che si era ritirato nella precedente edizione, e l’astro nascente Davide Carli. Il match è durissimo, da film, e resterà negli annali della kick boxing. Carli è asfissiante, Araldi mette in campo tutta la sua esperienza. Si arriva ad un verdetto ai punti che “salva” la corona del detentore: parità, una decisione non accolta bene dal pubblico che aveva immaginato un verdetto diverso..
Visto il successo ottenuto con il derby Carli-Araldi, il promoter ha chiesto al riminese di difendere il proprio titolo europeo di thai boxe pesi medi a febbraio del 1995 contro il quotato italiano Sergio Bertolazzi, sempre al Palatrussardi di Milano. Il riminese accetta e supera anche questa sfida confermandosi nuovamente campione europeo thai boxe WKA.

Il 1995 è per Davide Carli anche l'anno dell'esordio nel pugilato nella “sofferente” categoria superwelter, dove dimostra di poter competere anche senza colpire con i propri potenti arti inferiori. Per il romagnolo gli allenamenti mirati nella noble art sono stati molto importanti per ad affinare la tecnica di braccia e per mettersi alla prova. Partecipa dopo appena qualche incontro di pugilato, ai campionati italiani di boxe 3°serie e si aggiudica nel 1996 il titolo di vice-campione italiano.

Dopo un match di routine (kick boxing) nel Maggio del 1995 contro il croato Perow Bilic (cat. medi), vinto dal riminese dimostrando di essere maturato sotto il profilo tecnico e strategico, Carli il 16 giugno 1995 affronta nella thai boxe nel palasport di Cervia il quotatissimo turco Fikret sempre nella categoria pesi medi. Davide, sopra ogni aspettativa, riesce battere Fikret mettendolo addirittura in seria difficoltà.

Poco dopo a Chur in Svizzera Carli affronta e batte in un match di thai boxe cat. medi, il loro campione Marino Deflorin, costretto al ritiro al secondo round dopo un pesantissimo contrasto tra le tibie dei due contendenti.

Nel dicembre del 1995, due giorni prima del suo compleanno, Carli partecipa come unico italiano, al celebre torneo Piramyd di Praga, in Repubblica Ceca, torneo di kick boxing ad eliminazione diretta in cui gli otto partecipanti si devono affrontare nella stessa serata, stavolta però è costretto a scendere nella sofferente categoria superwelter. Il romagnolo demolisce il primo avversario e poi disputa un match durissimo che perde di stretta misura con il vincitore del torneo Yurij Krivorusko.

Il 27 gennaio del 1996 Carli affronta e batte in un incontro di thai boxe categoria medi, il forte francese Akem proprio in un gala organizzato nella sua città nativa, mentre a marzo del 1996 viene convocato a combattere in Madagascar in un torneo prestigiosissimo di kick boxing pesi superwelter che prevedeva, nella stessa serata, lo scontro ad eliminazione diretta tra otto contendenti. Nello stesso torneo era stato chiamato anche il fortissimo campione mondiale di savate e kick boxing Francois Pennacchio, fresco vincitore del match contro la leggenda Ramon·Dekker.

Carli sapeva benissimo che per vincere il montepremi finale, avrebbe dovuto dare il massimo di se stesso e dopo aver sconfitto i primi due avversari, si ritrovò a disputare la finale con Pennacchio. Il match è stato durissimo ed entrambi gli atleti non si sono risparmiati dando vita ad uno scontro molto equilibrato dettato da un ritmo incessante. Purtroppo viene decretato vincitore il francese e Davide porta a casa il secondo posto tra gli applausi del numeroso pubblico.

Davide Carli per tutto il 1996 continua ad essere promosso nella “sofferente” categoria superwelter, cosa che compromette il suo stato fisico, facendolo diventare anemico e pregiudicando così l’esito di tre importanti match di thai boxe.

Infatti il riminese, nella difficile categoria superwelter, affronta e perde tre incontri consecutivi, rispettivamente il 19 ottobre 1996 a Parigi contro il fortissimo N’Toh, il 16 novembre 1996 al Palastampa Torino contro il naturalizzato francese Garros e poco dopo a Casablanca in Marocco marocchino Kassrioui. Peccato perché prima di questo momento e nei pesi medi le sconfitte accumulate erano state davvero poche.

Davide Carli, sotto il consiglio del proprio medico sportivo, iniziò una cura per l’anemia, durata poi sei mesi, e nel frattempo dovette seguire anche un regime alimentare che l’ha visto crescere sino alla categoria supermedi. Il romagnolo nella nuova categoria si sentiva molto pesante e lento ma almeno aveva riacquisito energia e potenza.

Il 9 Marzo del 1997 gli venne chiesto di combattere con le regole della kick boxing a Rimini, luogo in cui il fighter era molto gettonato per l’importante seguito di pubblico che aveva. Naturalmente l’incontro si è svolto nella nuova categoria supermedi contro il francese Cedrik Ribes. Davide si sente in forma e mette fuori gioco l’avversario in appena due round, fratturandogli addirittura la mandibola. Il riminese riacquisisce fiducia in se stesso ed ora è di nuovo pronto per nuove importanti sfide.

Il 1997 è caratterizzato dalla conquista del primo titolo iridato. L'incontro si disputa in una cornice magica, il PalaFlaminio di Rimini, davanti al numeroso pubblico di casa. Dopo una dura fase di preparazione, il 23 novembre Davide sale sul ring di casa per aggiudicarsi l’incontro valevole per il titolo mondiale di thai boxe WPKA categoria medi, contro il francese Side Khoe.

Per il francese non c'è nulla da fare, Carli pressa in continuazione l’avversario e impone un ritmo incessante nella corta distanza, impedendo così a Khoe di utilizzare la più congeniale lunga distanza. Alla fine dell’incontro Davide Carli si aggiudica il titolo mondiale davanti a tutti i suoi tifosi.
A questo punto l'obiettivo diventa quello di “bissare” il titolo, andando ad abbinare la cintura iridata anche della kick boxing. Carli in questo momento è al top delle classifiche mondiali e l'occasione arriva presto, cioè l’8 novembre del 1998, ancora a Rimini, nell'ambito della kermesse MegaKickBoxing. L’avversario di questa nuova sfida mondiale targata WKA pesi supermedi è il fortissimo croato Goran Borovic, spazzato via in due soli round con un devastante ko.

Davide Carli torna ad allenarsi specializzandosi sempre più nella lotta, già intrapresa all’inizio carriera con il sanda e la shoot boxe. Nel 1999 gli viene proposto di combattere in un incontro valevole per il titolo mondiale (categoria supermedi) di shoot boxe per la IFO.

Per i presenti alla serata sarà uno spettacolo drammatico perchè il match ancora una volta dura pochi minuti. L'avversario, il più giovane ungherese Dragan Kusmic, finisce con tibia e perone fratturati all'ospedale di Rimini dopo un violentissimo scontro tibia contro tibia. Davide Carli viene decretato vincitore. Il 27 maggio del 2000 partecipa e vince con facilità a Padova l’ennesimo Golden Dragon, sempre con le regole della shoot boxe.

Nel 2000 Davide ormai aveva deciso di smettere di combattere, infatti negli ultimi tempi non aveva più fatto nessun match… ma quando gli proposero di combattere con Aurelien Duarte, uno dei numero uno al mondo, non ci pensò due volte ad accettare, anche se non mancavano le problematiche.
Infatti Duarte solitamente combatteva in ben due categorie sopra a quella prediletta dal riminese, cioè i medi. Alla fine fu trovato un accordo a metà strada e venne scelta la categoria dei supermedi. L’incontro, valevole per il titolo mondiale di thai boxe WPKC, venne disputato a novembre del 2000 al Palalido di Milano, all’interno della manifestazione denominata Kick Boxing Super Star. L'incontro è partito subito a ritmi elevatissimi con scambi veramente molto duri. Alla fine la vittoria è stata meritata per il campionissimo Duarte che si è aggiudicato l'ennesimo titolo del mondo di thai boxe WPKC, ma Davide è sceso dal ring accolto dai calorosi applausi del pubblico per aver dato vita ad un incontro intenso ed emozionante. Davide Carli, dopo quest’ultimo mondiale, ha disputato ancora qualche match e poi ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni agonistiche per dedicarsi all’insegnamento.